lunedì 19 novembre 2012

Monte Alpesisa


Data dell'escursione: Novembre 2012
Partenza: Genova (Chiesa di San Martino di Struppa) 355 m
Arrivo: Monte Alpesisa 989 m
Dislivello: 634 m
Tempo: Perfetto!!!
Difficoltà: E
Tempo di ascesa: 1 h 20'
Tempo di discesa: 1 h 10'

Bella escursione in liguria con Bicio di ZainoInSpalla proprio alle porte di Genova che offre una bellissima vista arrivati in cima. 
Partendo dalla chiesa di San Martino di Struppa dove seguiamo via Borgano in mezzo a un gruppo di case e imbocchiamo una mulattiera in un boschetto segnati con due rombi rossi e/o un cerchio barrato. Subito svoltiamo a destro per un sentiero abbastanza ripido e semi abbandonato che sale direttamente verso la cima del Monte Alpesisa. Il sentiero è tutto in cresta e sale senza darti un attimo di respiro. 
Sul sentiero incontriamo un gruppo di cacciatori super-organizzati che si stanno cimentando in una battuta al cinghiale: tutti con la stessa pettorina arancione con il loro logo sono disposti su tutto il crinale e comunicano tra di loro con ricetrasmittenti. Lungo il tragitto troviamo dei cartelli che indicano la caccia al cinghiale in corso, cartelli che poi verranno tolti a battuta finita. Probabilmente nei boschi più a valle altri cacciatori, magari aiutati con l'ausilio dei cani spingono verso l'alto le povere prede. Rimango impressionato che alle porte di Genova si riesca a organizzare una battuta di caccia fruttuosa, ma durante la discesa uno dei cacciatori ci 
conferma che ne hanno uccisi quattro.
 Durante la salita si iniziano a vedere scorci di panorami sempre più ampi ed arrivati in cima la vista è veramente mozzafiato.  In meno di un ora e mezza siamo nella punto più alto, da dove  l'occhio può spaziare da Genova alle alpi marittime, dal Monviso all'entroterra ligure.
Dopo aver affondato i denti in un bel pezzo di focaccia ligure ci apprestiamo a scendere dall'altro versante. Dopo una prima parte su un declivio erboso, ci inoltriamo dentro un boschetto dove il sentiero si fa a tratti poco evidente. I simboli lungo il tragitto non aiutano molto visto e abbiamo qualche difficoltà a capire la giusta direzione quando il sentiero si unisce ad un altro che prosegue in costa. Per fortuna Bicio sà il fatto suo e ci incamminiamo sul sentiero corretto.
Usciti dalla zona boschiva ci troviamo troviamo a costeggiare qualche pascolo per imboccare una mulattiera a tratti cementata che ci riporterà al punto di partenza.




 

 




domenica 11 novembre 2012

Rifugio Elisa



Data dell'escursione:Ottobre 2012
Partenza: Rongio (Mandello del Lario) 397 m
Arrivo: Rifugio Elisa 1515 m
Dislivello: 1118 m
Tempo: Nuvoloso
Difficoltà: E
Nr. Sentiero: 14 
Tempo di ascesa: 3 h 30'
Tempo di discesa: 2 h 30'

Finalmente vado al Rifugio Elisa, uno dei pochi rifugio delle grigne che non ho mai visitato. Riesco a convincere Dario e Roberto ad accompagnarmi in questa nuova avventura e di buon mattino ci troviamo per raggiungere Mandello del Lario, la patria della Moto Guzzi, in una giornata abbastanza nuvolosa.




Una volta raggiunto Mandello, si prosegue verso Rongio dove è possibile lasciare la macchina in uno dei tre parcheggi liberi presenti nella località. Nella piazzetta della fontana le paline segnano il nostro sentiero che inizia con una dolce mulattiera fino al ponte di ferro sopra il torrente Mèria. 






Subito dopo il sentiero inizia a salire costantemente. E' una scalinata senza fine che non lascia il tempo di rifiatare. 















Per fortuna anche in una giornata così coperta i panorami ci permettono di fare qualche sosta per riprendere le forze.
















Finita la prima parte della salita si passa in un bellissimo bosco dove ho la fortuna anche di trovare un bedolino, sia all'andata che al ritorno. 











Subito dopo il sentiero ricomincia a salire per poi spianare appena prima dell'ultimo strappo verso il rifugio, che per la cronaca si vede quasi da metà percorso come una meta irraggiungibile.









Una nota particolare per il rifugio dove siamo stati accolti con cordialità dal gestori e dove abbiamo consumato un ottimo pranzo. 








sabato 3 novembre 2012

Zucco di Manavello




Data dell'escursione: Novembre 2012
Partenza: Rongio (Mandello del Lario) 397 m  (12° alla partenza 17° al ritorno)
Arrivo: Zucco di Manavello 1113m (12° al baitello di Manavello)
Dislivello: 716 m
Tempo: Poco Nuvoloso
Difficoltà: E
Nr. Sentiero: 13b
Tempo di ascesa: 1 h 30'
Tempo di discesa: 55'
            Il meteo da pioggia per tutto il ponte di Ognissanti tranne che nella giornata di venerdì, il rischio però è di trovare la neve che è caduta nei giorni scorsi e quindi propendo per una passeggiata a bassa quota dove vicino all'arrivo ci sia un bivacco dove ripararsi dal freddo e mangiare al caldo. Faccio qualche ricerca e decido che lo Zucco di Manavello è quello che fa per me: arrivo sotto i 1200 metri, partenza abbastanza vicino a casa, due ore e mezzo di ascesa, bivacco vicino alla cima e vista panoramica assicurata nel caso di bel tempo.
             Appena superata la galleria del monte Barro mi rendo conto che la neve si deve essere sciolta a bassa quota e quindi avrei potuto decidere un altra destinazione, ma ormai è troppo tardi per cambiare programmi e proseguo per la mia destinazione, tanto più che visto la vicinanza della partenza e le dimensioni della passeggiata sono partito da casa alle 8 del mattino.
             Arrivato a Rongio comunque la mia scelta viene subito ripagata con una bella vista del gruppo delle grigne.   

         
             Guardando il dislivello pensavo che la passeggiata durasse decisamente di più, ma la salita parte subito ed essere ripida e col proseguire lo è sempre di più. Probabilmente la prendo anche troppo veloce perché quando arrivo al Baitello che è 10 minuti dal Zucco mi rendo conto che se il sentiero avesse continuato con quella pendenza per un altra ora sarei arrivato sicuramente senza energie (e su una discesa così ripida sicuramente avere un pò di forze è importante).
             Arrivato in cima comunque il sole è caldo e mangio qualcosa proprio in cima al zucco prima di scendere al baitello per fare quattro chiacchiere con gli altri escursionisti.
             Il sentiero comunque oltre ad essere ripido non presenta alcuna difficoltà, nè punti esposti. E', secondo me, una passeggiata tranquilla ideale nel primo inverno o in primavera. In alternativa seguendo le indicazioni del sentiero 12 è possibile proseguire fino al Rosalba, che però presenta qualche roccietta da fare esposta a Nord.